E' da poco più di un mese che è stata annunciata la preview pubblica del supporto, da parte di DocumentDB, al protocollo di comunicazione di MongoDB: questa funzionalità abilita qualunque applicazione ad una comunicazione trasparente con DocumentDB sia attraverso l'SDK di riferimento, sia tramite un opportuno driver per MongoDB.

Gli sviluppi sulla piattaforma cloud di Microsoft non si fermano. Anche durante gli scorsi mesi estivi sono stati rilasciate diverse novità . In questo articolo cercheremo di raccogliere le ultime news relative a DocumentDB, il database documentale messo a disposizione da Azure.

Quando si definiscono i contorni infrastrutturali e architetturali di un'applicazione la scelta di utilizzare strumenti diversi per scopi diversi, in modo da ottimizzare ogni singolo use-case applicativo, è molto spesso la più opportuna. Questo genere di scelta introduce in generale, oltre ai più ovvi vantaggi, anche un grado di complessità maggiore nella fase di gestione e manutenzione dell'infrastruttura, dovuto al maggior numero di attori coinvolti nell'architettura e, soprattutto, nella fase di collaborazione tra i componenti stessi. In questo articolo vedremo come sfruttare al massimo le caratteristiche dell'offerta PaaS di Azure, e nello specifico come far collaborare DocumentDB e Azure Search Service.

DocumentDB e' il database (nosql)-as-a-service messo a disposizione di Azure. L'estrema semplicità di utilizzo che caratterizza questo servizio, non deve però far passare in secondo piano il corretto utilizzo dell'engine stesso. Uno dei punti di maggior versatilità del "motore" documentale è il sistema di indicizzazione, sul quale si può agire in modo quasi puntuale, per modulare l'ottimizzazione dello use-case in base allo scenario di utilizzo. In questo articolo vedremo come modellare al meglio i nostri documenti e come configurare il motore di indicizzazione nel caso di query "range"

Una delle ultime "aggiunte" in casa Azure e' il Search Service: l'obiettivo di questo nuovo servizio della piattaforma cloud di Microsoft e' quello di fornire e semplificare le funzionalita' di ricerca, piu' o meno avanzate, delle nostre applicazioni, siano esse in esecuzione sul cloud o "on premise", in completa modalita' PAAS, ovvero senza l'onere di gestione dell'infrastruttura necessaria per l'erogazione del servizio stesso. In questo articolo vediamo come interrogare l'indice e quali ricerche sono possibili out-of-the-box con la versione del servizio attualmente disponibile

Una delle ultime "aggiunte" in casa Azure e' il Search Service: l'obiettivo di questo nuovo servizio della piattaforma cloud di Microsoft e' quello di fornire e semplificare le funzionalità di ricerca, più o meno avanzate, delle nostre applicazioni siano esse in esecuzione sul cloud o "on premises", implementando tali funzionalità in completa modalità PAAS, ovvero senza l'onere di gestione dell'infrastruttura necessaria per l'erogazione del servizio stesso. In questo articolo introdurremo i concetti che stanno alla base di Azure Search Service quali la creazione, la configurazione e il "popolamento" di un indice.

Nei primi due articoli di questo tutorial dedicato a DocumentDB abbiamo preso dimestichezza con le operazioni di gestione e configurazione fruibili tramite il management portal di Microsoft Azure, utilizzando le API esposte dall'engine documentale ed il driver specifico per .Net. In quest'ultimo articolo analizzeremo alcune funzionalità avanzate quali il motore di indexing e la definizione, tramite javascript, ed esecuzione di stored procedure.

Nel precedente articolo abbiamo approfondito le funzionalità fruibili dal management portal: è giunto il momento di addentrarci invece nella parte più interessante per gli sviluppatori, ossia come interagire con l'engine di DocumentDB dalle nostre applicazioni.

Le sempre crescente mole di dati da gestire e la necessità di evolvere facilmente sia in termini di funzionalità sia nella "forma" con cui vengono salvati i dati sono due delle motivazioni che, negli ultimi anni, hanno fatto crescere l'attenzione attorno al "movimento NoSQL"; in questo contesto si inserisce DocumentDB, il nuovo database-as-a-service che, messo a disposizione dalla piattaforma cloud Microsoft Azure, si propone come opzione NoSQL per lo storage dei dati delle nostre applicazioni.

L'integrazione tra i Windows Azure Web Site e il famoso source control distribuito, Git, ha dato vita ad una feature molto interessante: la possibilità di "abilitare", all'interno del ciclo di sviluppo delle nostre applicazioni, un processo di deployment continuo.